lunedì 23 maggio 2011

NANOFIL

NANOFIL

..."Non è un Multifibre e non è un Monofilo"...così recita il promo sull'ultima creazione di Berkley che è stata presentata in U.S.A. lo scorso mese di aprile, suscitando già una marea di contrastanti pareri. Infatti al momento il NanoFil, questo il nome dato allo speciale "filato", non è ancora commercializzato e la sua presentazione in Europa è prevista in occasione del prossimo EFTTEX ad Amsterdam...e indovinate un pò chi ci sarà in prima fila? Eccovi un gossip davvero incredibile se avrete la voglia di proseguire nella lettura...!!??


L'aggressivo pakage del NanoFil, il nuovo rivoluzionario filo
presentato recentemente dalla Berkley in U.S.A. 

Si sa soltanto che si tratta di una speciale lavorazione del gel spun di polyethylene che viene ulteriormente stirato a caldo e fuso in un unico filo che unisce internamente le caratteristiche del multifibra ma che esternamente appare liscio e resistente all'abrasione come un comune monofilo di nylon. Soffice come il migliore dei fili da bobina, resistente e privo di elasticità come il migliore dei braided ha la particolarità unica di avere un diametro estremamente sottile...esageratamente sottile vorrei aggiungere, con dei carichi di rottura sino ad ora impensabili. Da una tabella della Berkley appare   che un diametro dello 0,005" inch arriva sino a 6lbs  cioè circa 3 kg...!!!! Incredibile è l'unica cosa che al momento posso dire, mentre mi riservo di proporvi un test approfondito al mio rientro dalla dimostrazione e presentazione europea...vedremo di persona di cosa si tratta!

TABELLA CARICHI DI ROTTURA (espressi in lbs ed inch)

Diameters 1lb.=0.001”, 2lb.=0.002”, 3lb.=0.003”, 4lb.=0.004”, 6lb.=0.005”, 8lb.=0.006”, 10lb.=0.007”, 12lb.=0.008”
(fonte Berkley)

SOMMARIO di KAYAKERO

Recentemente, qualche mese fà, Blogger ha messo a disposizione dei suoi utenti una applicazione che ha chiamato DYNAMIC VIEW e che risponde alla necessità di poter consultare e visionare il blog nella sua interezza in modo semplice e veloce. Una sorta di sommario del blog, utilissima quando si vuole rintracciare un vecchio post, in ogni caso  indispensabile per i nuovi lettori o semplicemente per coloro che visitano il blog per la prima volta. Infatti nella Home Page  di Kayakero non può trovare spazio adeguato un sommario degli oltre 340 post pubblicati dalla creazione del blog, che andrebbero persi e mai più consultati. Così il Pirata, sempre in caccia di novità ha sperimentato la versione Beta dell'applicazione che potrete visionare in basso.



Questa è la pagina FLIPCARD tra le 5 disponibili

domenica 22 maggio 2011

BERMUDA TOURNAMENTS

Bernuda Billfish Release Cup 24-26 Giugno 2011

L'amico Steve Goione, come sempre gentilissimo, mi invia in anteprima i manifesti da lui disegnati per alcuni dei   più prestigiosi eventi di Big Game che si svolgeranno alle Bermuda nei prossimi mesi, si comincia con il Bermuda Billfish Release Cup del 24-26 Giugno valevole come qualificazione all'IGFA World Tournament. 


Bermuda Billfish Blast 3-7 Luglio 2011

Si prosegue  con il Bermuda Billfish Blast  dal 3-7 Luglio che si terrà presso il  Fairmont Hamilton Princess Hotel   proprio di fronte al mare in Barr's Bay Park.

Bermuda Big Game Classic 13-17 Luglio 2011

Per finire poi con il prestigioso  Bermuda Big Game Classic che si svolgerà dal 13 al 17 Luglio e sarà valevole come prova per il Bermuda Triple Crown Tournament. Chissà se qualcuno da noi in Italia sarà in grado di raccogliere la sfida...!!! Attendiamo news!

EVOLUTION JIG HEAD

Arriva dall' Australia questa particolare montatura dedicata a piccole esche in silicone come i grub, shad o altri simili. Si tratta in sostanza di un piccolo telaio costituito da un filo metallico e dotato di un peso equilibratore che viene fatto passare nel corpo dell'esca per consentire l' innesco posteriore di un ancoretta o di un amo doppio.



Lo schema di montaggio dell'Evolution JH

Questo innesco avrebbe lo scopo di preservare i siliconici dagli attacchi a vuoto portati spesso in coda, aumentando lo strike ratio grazie al doppio amo in posizione arretrata. C'è anche da dire però che il telaio interno irrigidisce il siliconico nel suo movimento lasciando solo alla coda il potere attirante. Da testare magari a spinning leggero in ambienti dove altre esche tradizionali hanno scarsi risultati, come le spiagge basse in presenza di mare calmo, dove oltre alle solite spigole potrebbe forse interessare anche i rombi e persino alcune specie di sparidi. In Australia infatti ci pescano i Black Bream, pesci assai simili ai nostri saraghi...da provare. 


venerdì 20 maggio 2011

TIEMCO STEALTH PEPPER


Tiemco Stealth Pepper 110S

La giapponese Tiemco riesuma e rivede una di quelle esche da spinning che esistono dalla notte dei tempi e cioè i "propeller bait", quegli artificiali dotati di elichette su entrambe le estremità. Questi Stealth Pepper sono realizzati in plastica ed il modello 110S ha le  eliche in metallo è galleggiante e pesa 15 gr.

Tiemco Stealth Pepper Natural 55-75
Abbiamo anche due versioni più piccole, gli Stealth Pepper Natural con le eliche in plastica dura che misurano 55 mm. e 75 mm. per 3,8gr. e 5 gr. di peso. Sono artificiali per la pesca al black bass ma i modelli piccoli possono trovare un ottima applicazione sui bassissimi fondali di lagune e stagni salmastri, il più grande sulla costa bassa con mare calmo per tentare di smuovere qualche spigola apatica.

domenica 15 maggio 2011

CROSTAGE CRJ-782SC Tenya rod


Crostage Sencitive Game CRJ-782SC Major Craft

L'ho provata all'ultimo stage di light jigging a Le Castella, grazie alla tempestività dell'importatore Pro Tackles che mi ha fatto avere uno dei pochissimi modelli disponibili in Italia di canne da tenya fishing. Abbiamo già parlato  in questo blog della Tenryu Madai Tenya e delle Shimano Engetsu Tenya Madai, modelli entrambi disponibili al momento solo on line e del fatto che ad oggi non sono tantissime le canne "specifiche" per questa tecnica.


Notare l'imbracciatura alta con il fighting butt appoggiato sulla spalla

Sto parlando della Crostage Sencitive Game CRJ-782SC della Major Craft, una canna che definirei subito come "polivalente" per via delle diverse possibilità di utilizzo. Leggerissima e sottile, in 2 sezioni è lunga 2,37mt circa, ha il manico abbastanza corto di circa 38 cm. che favorisce un assetto di pesca con la canna alta sull' acqua, con il manico appoggiato naturalmente sulla spalla, per assecondare al meglio l'affondata della cima a seguito di una eventuale tocca nella pesca con i tenya.


Serigrafie "tecniche" sul blank

Ha una cima morbidissima che prosegue in un fusto più rapido con un azione che la rende assai simile alle canne per la pesca ai cefalopodi con le totanare da spinning, e non a torto infatti la stessa Major Craft la indica come canna adatta oltre che al tenya fishing, anche all'eging. Lo si ricava dalle precise serigrafie tecniche che ne indicano il range max di utilizzo con totanare da #3,5 (19gr.) tenya da #1-10 (3,75gr./37,5gr.) oltre che con piccoli casting jig da 10-40gr. Sotto sforzo la cima si piega decisamente, assecondata progressivamente dal resto del fusto con una curva profonda. Da abbinare a mulinelli fissi di classe 3000-3500.


Passanti in Fuji SIC di tipo anti tangle per i primi due,  a ponte singolo gli altri.

Si tratta chiaramente di una canna specificatamente  light, e come ho potuto valutare sarebbe opportuno non superare le grammature consigliate, soprattutto nel tenya, in considerazione del fatto che il montaggio del gambero accresce il volume generale dell'innesco. Quindi PE 0.4-0.6 per il tenya con un eventuale utilizzo del PE 0.8-1.0 per il casting jigs; particolare attenzione va prestata alla scelta del leader ed al nodo di giunzione da effettuare per collegare il braided,  per via dell' esiguo diametro dell' anellatura della sottilissima  vetta. Prezzo adeguato in considerazione delle finiture e della componentistica.

sabato 14 maggio 2011

ANGLERS WOMEN News


Nuove inedite immagini nell' ALBUM di KAYAKERO con le immagini strepitose delle Angler's Woman in action negli Oceani di tutto il Mondo! Solo per i lettori del blog del Pirata!

STAND N FISH

Ogni tanto Kayakero tiene fede al suo nickname come in questo caso in cui si parla di accessori per il kayak fishing. La Stand-N-Fish ha messo recentemente in commercio alcune componenti per migliorare la stabilità dei kayak sit-on-top da pesca.


Il set Stand N Fish comprende  gli scarponi laterali e la  piattaforma centrale


Il  set comprende due bilanceri stabilizzatori montati su un supporto da montare dietro il gavone posteriore che durante la navigazione possono venire sollevati per evitare attrito allo scivolamento sull'acqua.




Inoltre è possibile montare una specie di traliccio che consente al pescatore di poter stare comodamente in piedi sul kayak, in modo da lanciare con maggior precisione, assai utile quando si pesca con la mosca.




    
                            

giovedì 12 maggio 2011

Nucleare NO in Sardegna

                 
Il manifesto del Comitato Sinonucle contro il nucleare in Sardegna

Ajò tottus in paris  su 15 de Mayo  a votai "SI" contr'a su nucleare in  sa Sardigna nostra...po sa vida de is fillus e de is nepodis...

martedì 10 maggio 2011

POST IT di Kayakero



Per venire incontro alle numerose richieste dei tanti lettori del Blog di Kayakero che mi chiedevano di poter inserire qui  i vari eventi e manifestazioni, come avrete visto da qualche mese, ho riservato la sidebar di sx del blog per pubblicizzare le diverse manifestazioni legate al mondo della pesca. Ogni evento troverà la sua collocazione in ordine cronologico con un rimando al link del sito dell'organizzazione, basterà contattarmi per tempo su Facebook inviandomi pdf o jpeg della locandina.

ACCUPORT

Accurate, la nota casa U.S.A. costruttrice dei conventional, introduce come novità per questo Maggio 2011 la "Accuport" che non è altro che un foro di accesso, chiuso da una vite, attraverso il quale si arriva a lubrificare direttamente il cuscinetto dell'Antireverse Infinito ARB senza dover smontare tutta la guancia del rotante. Al momento è disponibile solo sulla piastra del BX2 che verrà commercializzato a partire da questo mese. I possessori del BX2 nella precedente versione potranno richiedere la piastra ai distributori.

lunedì 9 maggio 2011

TENYA-MOCI VICINI

Sono appena rientrato dalla splendida Calabria dopo lo stage di light jigging tenuto nello scorso we a Catanzaro,  organizzato in modo esemplare dagli amici di Obbiettivo Mare A.D.S. ed in particolare dal caro Alberto Mingrone e dal presidente Giuseppe Ranieri. Peccato che lo sciopero generale  del 6 maggio mi abbia costretto prima all'aeroporto di Cagliari e poi in quello di Roma ad una attesa durata un giorno intero. Salta così il previsto corso teorico e viene spostato tutto al sabato.


Lo stage teorico nella sala convegni Grand  Hotel Paradiso a Catanzaro lido

Il cambio di programma provoca immancabilmente un certo numero di defezioni ma comunque la saletta convegni del Grand Hotel Paradiso si anima lo stesso di appassionati. La mattina di domenica su due bellissimi gozzi, un discreto gruppo di jigger alle prime armi prende il via dal porto di Le Castella. per recarsi presso le vicine poste. A bordo molti ragazzi che apprendono velocemente ad usare i rotanti tradizionali con leva a dx...meglio e prima di tanti adulti.


Lorenzo alle sue prime esperienze con il rotante classico

Mare calmissimo e pesci  svogliati che non ne hanno assolutamente voluto sentire di collaborare, non hanno però impedito ai più di insistere con caparbia e determinazione. Bilancio della giornata: una bella preda che ha abboccato su un inchiku ma si è sganciata, diverse belle toccate sui tenya vanificate  però per inesperienza. Ma ci siamo divertiti lo stesso, abbiamo vissuto in allegra compagnia una stupenda giornata di mare...e di questi tempi non è cosa da poco.


La ciurma di fedelissimi che ha seguito Kayakero in mare

Cosa mi resterà impresso di queste giornate? Beh...innanzitutto la divina soppressata affumicata in olio, fattami assaggiare in barca da Rino e gli arancini strepitosi del buffet a fine raduno, la coinvolgente passione di suo figlio Lorenzo di diritto da subito entrato nell'esclusivo CFC (Conventional Fanatic Club),  la determinazione ostinata del piccolo Andrea che passava con noncuranza da una canna di inchiku ad una da tenya e da jigging, la generosità e la simpatia innata di tutti coloro che mi sono stati vicini in questi 2 giorni, la sfiga nera di Alberto che dopo aver lavorato per 2 mesi ad organizzare tutto non è potuto essere dei nostri a causa di una forte febbre influenzale e infine il sano interesse ed attenzione che ho percepito tra tutti i presenti allo stage.  

La targa consegnatami da Giuseppe Ranieri rimarrà tra i ricordi più indelebili
nella bacheca delle memorie di Kayakero

Non mi resta che ringraziare davvero tutti gli amici che si sono prodigati in questo evento a vario titolo e tutti coloro che nonostante il rinvio hanno voluto comunque esserci lo stesso, a seguire una piccola galleria di foto. Grazie a tutti e...arrivederci!



martedì 3 maggio 2011

KAHAWAI NEOZELANDESI

Doppio strike su mangianza di kahawai - Mayor Island  NZ

Questo mese per l'ormai classico post "Una Foto una Storia" vorrei proporvi una immagine scattata sul mare nei pressi di Astrolabe Reef, un vulcano sottomarino, poco lontano  da Mayor Island in N.Zelanda nell'Isola del Nord a 22 miglia dal porto di Tauranga, che ritrae un doppio strike su una vistosa mangianza di "Kahawai".


La foresta tropicale che ammanta Mayor Island
Mayor Island è un vulcano emerso e dormiente, isola sacra ai Maori che la conoscono come Tuhua, si trova in un tratto di mare al largo della nota Bay Of Plenty nell'Isola del Nord. Mi trovavo agli antipodi per un viaggio di natura, geografia, turismo ed ovviamente pesca che mi impegnò all'altro capo del mondo per 5 settimane. Ero a bordo di un fisherman per effettuare diversi tipi di pesca, in particolare traina al marlin, drifting e jigging alle Yellowtail e ai grossi Red Snapper che popolano queste acque benedette.

Dick Whiting flytyer con un kahawai preso a mosca
Con me c'era Dick Whiting, noto costruttore di mosche da mare e pescatore a mosca,  poichè uno dei miei obiettivi era quello di poter insidiare il mitico e leggendario Kahawai (Arripis Trutta) una specie che da quelle parti viene anche chiamata salmon ma che invece  è tipicamente marina e la si trova solo in queste acque  e sulla costa orientale dell'Australia.

Alcune delle mosche da Kahawai di solito grosse Deceiver

Quando arrivammo su Astrolabe Reef trovammo una larga shool di kahawai radunata lì da alcuni marlin che la avevano circondata sul picco della secca e ogni tanto attaccavano in sequenza portando i pesci a schiumare in superficie. Poichè qui  questi pesci rappresentano l'esca principale per la traina con il vivo ai Marlin, il capitano ci aveva incaricato di riempire la vasca. E noi obbedimmo prontamente!


Casting in N.Zelanda al kahawai

Dick in combattimento con una grossa preda che poi taglierà il tippet

Il Kahawai è un pesce estremamente combattivo anche se di media taglia

Light Spinning dalla barca al Kahawai, sullo sfondo le schiumate dei pesci 

Insomma per farla breve ci impegnammo a fondo sia a spinning che casting e con la mosca per catturare almeno 2 dozzine di kahawai, il numero appena ritenuto sufficiente dal Capt. per affrontare seriamente una battuta al marlin. Si trattava di pesci dal chilo ai 3 kg. che insidiati con attrezzatura light erano davvero irriducibili, i combattimenti erano caratterizzati da fughe violentissime e continue con una potenza sullo strike bruciante ed assolutamente impensabile per prede di queste dimensioni. Un ricordo bellissimo  che mi porto ancora cucito addosso. ..."Haere re Aotearoa"...(Arrivederci Terra dalla Lunga Nuvola Bianca)

Tramonto infuocato su Mayor Island - N.Zelanda

BRANZ-D-DAY



Giovanni Brumat e la sua spigola al Branz-D-Day 2011
Ricevo con enorme piacere  oggi dall'amico Dario Zandomeni del negozio Art Pesca, alcune foto ed un breve report che pubblico integralmente, sul II° Branz-D-Day svoltosi nelle acque antistanti la località di Grado, un raduno di spinning dalla barca che assegna la AssCup dell'Alto Adriatico, un evento tra il burlesco ed il serio che raccoglie un gran numero di appassionati da tutta Italia.

Il momento dell'abbinamento barche ed equipaggi.

..."Caro Alfio

come promesso ti mando le foto del II° Branz-D-day che si è svolto, contrariamente alle previsioni, in una bella giornata di sole e con poco vento. Il raduno, sponsorizzato dal negozio Arte Pesca, ha visto un vertiginoso aumento dei partecipanti, oltre 50 pescatori su 18 imbarcazioni, quasi il doppio dello scorso anno, provenienti da varie regioni d'Italia e persino da Toscana e Sardegna. Gli unici a non collaborare alla buona riuscita sono stati proprio i branzini, solo quattro pesci in totale, ma le abbondanti libagioni ed i fiumi di vino e birra hanno rinfrancato gli animi favorendo un clima goliardico con il rinsaldarsi di vecchie amicizie ed il nascere di nuove. Oltre allo splendido branzo stimato sui quattro chili e lungo oltre settanta centimetri catturato con un Rudra della OSP da Giovanni Brumat, il fratello di Geghe, che gli è valso l'ambitissima "Coppa Culo" un episodio epico ha movimentato la giornata dell'amico Paolo Burba, il quale con un Mommotti 180 ha agganciato un tonno che dopo essersi fatto rincorrere per buoni 45 minuti ha aperto le ancorette dell'artificiale andandosene senza neanche lasciarsi vedere. Era Davide contro Golia...
Un grande ringraziamento ai ragazzi della Congrega Enopesca che si sono impegnati al massimo per organizzare questo riuscitissimo evento dando prova di grande disponibilità ed ospitalità.

Appuntamento quindi al prossimo anno, magari spostando la data per cercare di essere più nel vivo della stagione per aumentare la possibilità di catture e magari avere l'onore della tua presenza che farebbe piacere a tutti.

ciao Dario"...


Barche in pesca sui bassi fondali antistanti il litorale di Grado


Cuty il Gran Cerimoniere della Laguna veneta
Luca super impegnato in un recupero
Misurazione della spigola di Giovanni Brumat, quasi 70 cm

Alcune fasi del rilascio di Giovanni

Gloria e onore al vincitore con la coppa AssCup dell'Alto Adriatico
 
...che dire altro! Complimenti all'organizzazione di un evento di pesca a spinning dalla barca  davvero tra i più significativi e prestigiosi, complimenti ai partecipanti e soprattutto al loro spirito sportivo e goliardico...peccato che impegni precedenti mi abbiano impedito di esserci. Alla prossima e bravi a tutti!

mercoledì 27 aprile 2011

SA DIE DE SA SARDIGNA

Lo stendardo dei 4 Mori rivisitato da Kayakero

Oggi è una data che in Sardegna si ricorda con un certo orgoglio e anch'io a modo mio la voglio ricordare. Sa Die de Sa Sardigna rievoca un episodio avvenuto il 28 Aprile del 1794, ad un anno dal   tentativo di conquistare la Sardegna da parte dei Francesi respinti dai sardi, che sulla scia di quell'episodio rivendicavano al governo Sabaudo maggiori autonomie e libertà politiche.
 Quel giorno avvenne a Cagliari una sollevazione popolare per liberare i capi della rivolta patrottica gli avvocati Vincenzo Cabras e Efisio Pintor arrestati qualche giorno prima,  che sfociò in aperto conflitto a fuoco con le forze sabaude e ben presto costrinse il Vicerè e tutti i  piemontesi a fuggire dall' isola.


Quadro rievocativo presso Consiglio Regionale della Sardegna

Simbolo di quella sommossa popolare pare fosse lo stendardo dei 4 Mori, una bandiera che in Sardegna ha origini legate a leggende lontane che la volevano come lo stendardo issato sulla Galea Reale spagnola di Don Giovanni d'Austria alla battaglia di Lepanto del  1571.


Dipinto della battaglia di Lepanto 1571

Sulla galea del comandante in capo c'era una compagnia di 400 archibugieri del "Tercio de Cerdena" che per lungo tempo una certa storiografia isolana ha voluto designare come sardi, ma che invece erano spagnoli di stanza in Sardegna ma che avevano combattutto nelle Fiandre e a Malta. Sia andata come sia andata  il vessillo dei 4 mori si cominciò ad ammantare di gloria vera solo quando apparve nello stemma della 151° Brigata Sassari nella guerra del '15-'18 sulle trincee dell'Isonzo. I "Dimonios" i diavoli rossi come erano chiamati, pastori, contadini e minatori tutti sardi, piccoli e resistenti abituati a muoversi con agilità su un terreno impervio e insuperabili nelle scaramucce corpo a corpo per l'abilità innata nell'uso del coltello, la famosa "leppa" che ognuno di loro portava sempre appresso,  fecero letteralmente  vedere i sorci verdi ai krukki e ottennero ben due medaglie al valore.


Stemma Brigata Sassari con il motto: "La vita per la Patria"


Oggi lo stemma dei 4 mori, la cui benda non copre più gli occhi ma è sollevata sulla fronte è la bandiera di tutti i sardi, adottata ufficialmente dal Consiglio Regionale della Sardegna, è ormai entrata come emblema di una sardità esibita ancora con un certo orgoglio, forte sicuramente di quei valori  che l'insularità porta con se.



La troviamo però anche  negli show room di souvenirs sotto forma di maglietta riveduta e corretta per adattarsi ai nuovi gusti giovanili  trasformata in adesivi e gadgets di ogni tipo e foggia..


Maglietta dei 4 "U" mori da Waltale Shop


Oppure in veste satirica nella spiritosa vignetta di un cavaliere nei panni di un improbabile quanto improponibile nuovo  "conquistador" della Sardegna...anche se poi di fatto ha comprato mezza Gallura...

Vignetta da altravoce.net



ADIOSU E...FORZA PARIS