mercoledì 27 aprile 2011

SA DIE DE SA SARDIGNA

Lo stendardo dei 4 Mori rivisitato da Kayakero

Oggi è una data che in Sardegna si ricorda con un certo orgoglio e anch'io a modo mio la voglio ricordare. Sa Die de Sa Sardigna rievoca un episodio avvenuto il 28 Aprile del 1794, ad un anno dal   tentativo di conquistare la Sardegna da parte dei Francesi respinti dai sardi, che sulla scia di quell'episodio rivendicavano al governo Sabaudo maggiori autonomie e libertà politiche.
 Quel giorno avvenne a Cagliari una sollevazione popolare per liberare i capi della rivolta patrottica gli avvocati Vincenzo Cabras e Efisio Pintor arrestati qualche giorno prima,  che sfociò in aperto conflitto a fuoco con le forze sabaude e ben presto costrinse il Vicerè e tutti i  piemontesi a fuggire dall' isola.


Quadro rievocativo presso Consiglio Regionale della Sardegna

Simbolo di quella sommossa popolare pare fosse lo stendardo dei 4 Mori, una bandiera che in Sardegna ha origini legate a leggende lontane che la volevano come lo stendardo issato sulla Galea Reale spagnola di Don Giovanni d'Austria alla battaglia di Lepanto del  1571.


Dipinto della battaglia di Lepanto 1571

Sulla galea del comandante in capo c'era una compagnia di 400 archibugieri del "Tercio de Cerdena" che per lungo tempo una certa storiografia isolana ha voluto designare come sardi, ma che invece erano spagnoli di stanza in Sardegna ma che avevano combattutto nelle Fiandre e a Malta. Sia andata come sia andata  il vessillo dei 4 mori si cominciò ad ammantare di gloria vera solo quando apparve nello stemma della 151° Brigata Sassari nella guerra del '15-'18 sulle trincee dell'Isonzo. I "Dimonios" i diavoli rossi come erano chiamati, pastori, contadini e minatori tutti sardi, piccoli e resistenti abituati a muoversi con agilità su un terreno impervio e insuperabili nelle scaramucce corpo a corpo per l'abilità innata nell'uso del coltello, la famosa "leppa" che ognuno di loro portava sempre appresso,  fecero letteralmente  vedere i sorci verdi ai krukki e ottennero ben due medaglie al valore.


Stemma Brigata Sassari con il motto: "La vita per la Patria"


Oggi lo stemma dei 4 mori, la cui benda non copre più gli occhi ma è sollevata sulla fronte è la bandiera di tutti i sardi, adottata ufficialmente dal Consiglio Regionale della Sardegna, è ormai entrata come emblema di una sardità esibita ancora con un certo orgoglio, forte sicuramente di quei valori  che l'insularità porta con se.



La troviamo però anche  negli show room di souvenirs sotto forma di maglietta riveduta e corretta per adattarsi ai nuovi gusti giovanili  trasformata in adesivi e gadgets di ogni tipo e foggia..


Maglietta dei 4 "U" mori da Waltale Shop


Oppure in veste satirica nella spiritosa vignetta di un cavaliere nei panni di un improbabile quanto improponibile nuovo  "conquistador" della Sardegna...anche se poi di fatto ha comprato mezza Gallura...

Vignetta da altravoce.net



ADIOSU E...FORZA PARIS

PPM Solo Barca Maggio

PPM Solo Barca Maggio 2011

martedì 26 aprile 2011

RADUNO DEL MEDITERRANEO NUOVE DATE


ATTENZIONE! Causa perturbazione in arrivo il IV° RADUNO DEL MEDITERRANEO di VJ a SANT'ANTIOCO è stato spostato dall'organizzazione alle seguenti date:

27/28/29 MAGGIO 2011

I.G.F.A. E VERTICAL JIGGING

Alcune tipologie tra le più comuni di assist hook


L' I.G.F.A. ha finalmente scoperto il vertical jigging e per adeguarsi alle possibili richieste di omologazione di record effettuati con questa tecnica,  ha deciso di definire delle nuove regole circa la misura e l'utilizzo degli assisit hook. le nuove regole sono state pubblicate sul sito dell'organizzazione e recitano così:
"Assist hooks or other such single hooks that are attached to a lure with a lead constructed of monofilament, multifilament, wire or other such material must conform to the following: When using assist hooks on any artificial lure, other than a skirted lure, the lead cannot be more than 1 ½ hook’s length and the bend of the hook may not be more than 4 inches (101 mm), whichever is less, from the closest point of attachment on the lure. Double and treble hooks may not be used as assist hooks"


Il che tradotto in italiano dovrebbe suonare pressapoco in questa maniera: …”quando si utilizzano assist hook, cioè ami connessi a monofilo, treccia di acciaio o multibraided,  su una qualunque esca artificiale che non sia un lure in gomma (artificiali da traina d'altura), quindi jigs metallici ma anche plugs e poppers, l’esca non può superare di 1 ½ la lunghezza dell’assist e la curva dell’amo non può trovarsi a più di 4inch. (101mm) dal più vicino punto di attacco all'esca. Ami sdoppiati ed ancorette non sono altresì  permessi sullo stesso artificiale”… Il che a me personalmente lascia ancora non pochi dubbi. Per saperne qualcosa di più ho inviato a Jack Vitek, coordinatore mondiale per i record, una richiesta di maggiori chiarimenti con la foto allegata in basso. 

A) A norma IGFA - B) Non legale assist lungo - C) .....?????
 
A me personalmente rimane soprattutto poco chiara la frase in cui si dice che l'esca non può superare di 1 mezzo la lunghezza dell'assist, nè tantomeno si parla di misure di ami e di quanto questi possono sporgere dal jig...Aspetto quindi che lo stesso Jack o qualche anima pia riesca a sciogliermi i dubbi.  


domenica 24 aprile 2011

RAPALA STOP AI CLONI



 
Rapala ha dichiarato guerra ai cloni delle sue esche by Cina e Asia


La notizia sgarzolina è di quelle che faranno sicuramente sobbalzare più di uno sulla sedia. Rapala, enormemente danneggiata dal fenomeno delle imitazioni,  ha ufficialmente dichiarato guerra ai costruttori
cinesi ed asiatici di   cloni dei suoi artificiali. All'ultimo China Fish Exibition infatti i responsabili Rapala hanno chiesto ed ottenuto, previa presentazione dei brevetti internazionali, il ritiro immediato dagli stand di tutti quei prodotti che erano delle smaccate imitazioni degli artificiali della casa finlandese, in particolar modo il Rapala X-Rap Magnum e la serie X-Rap in tutti i suoi modelli e varianti. E' un risultato notevole in base al quale l'azienda di Vaaksy si appresta ora  ad una vasta operazione di pulizia mondiale a largo raggio


E' il numero dei cloni di artificiali Rapala distribuiti in un mese in 123 paesi.

Juha Siirtola, responsabile e manager Rapala nel settore sviluppo, ha recentemente affermato: " ...perseguiremo legalmente secondo le vigenti leggi del copycat internazionale non solo i produttori, ma anche gli importatori e distributori locali dei vari paesi che trattano artificiali che sono copia evidente dei nostri prodotti coperti da brevetti internazionali e persino i grossisti, i venditori al dettaglio e gli shop on line..." Una vera e propria "war declaration", alla quale è seguita subito dopo,  la proposta di istituire un data base mondiale coinvolgendo tutti i costruttori per tutelare le proprie creazioni e brevetti. A queste dichiarazioni hanno fatto subito eco,  quelle di diversi manager di primo piano  di esposizioni internazionali, come EFTTEX, ICAST, ed altri,  che si sono detti pronti  a bandire dalle loro mostre e fiere i distributori ed aziende che non rispetteranno queste indicazioni, da qualunque nazione questi provengano. Non sappiamo francamente quanto i venti di guerra agitati dai nordici di Rapala possano sortire effetti reali e concreti, ma comunque   consiglio caldamente i vari interessati in Italia a dare un occhiata al seguente link   Tackle Trade World Magazine ...

GREENPEACE IN GIAPPONE

Rainbow Warrior II° in navigazione a vela

In questi scorsi giorni  "Rainbow Warrior II", la nave di Greenpeace, ha lasciato Taiwan, alla volta del Giappone, dove condurrà una campagna di rilevamento delle radiazioni nucleari nel mare antistante la costa della Prefettura  di Fukushima ed al largo della città di Koriyama, dove conta di arrivare tra il 27 e il 28 aprile . 
 A bordo anche la responsabile della campagna Mare di Greenpeace Italia Giorgia Monti che spiega: "Il Giappone dipende dalle risorse del mare per la sua alimentazione e visto il continuo rilascio di radiazioni in mare, comprese quelle direttamente sversate da TEPCO, è fondamentale una verifica indipendente dell'estensione della contaminazione per valutare realisticamente l'impatto sulla salute umana e sull'ambiente".
Si valuta anche che questa, calcolando i rischi di navigare in acque contaminate,  dovrebbe essere l'ultima missione operativa della  "Rainbow Warrior II" che dovrebbe presto essere sostituita da una nuova unità, la "Rainbow Warrior III" di cui è già scattata la campagna di donazioni, di seguito il video anticipatore.




sabato 23 aprile 2011

PULIZIA MULINELLI


E' in vendita da qualche anno un funzionale kit per la pulizia, manutenzione e lubrificazione dei mulinelli prodotto dalla ARDENT REELS che comprende una piccola serie di utensili, solvente per sgrassare e pulire dalle incrostazioni di iodio, diversi tipi di grasso a differente densità, olio e spray protettivo. Contenuto in una pratica valigetta per avere sempre tutto in ordine a portata di mano e  velocemente  quando occorre procedere alla manutenzione ordinaria dei nostri preziosi mulinelli. A seguire un piccolo video dimostrativo sull'utilizzo del kit.


       

venerdì 22 aprile 2011

BUONA PASQUA 2011

Gli Auguri di Kayakero per la Pasqua 2011


Beh...quest'anno ho fatto da bravo! E mi sono limitato ad una elaborazione classica, ma in tema piscatorio, degli auguri pasquali per tutti i miei affezionatissimi lettori...molti dei quali sono andati invece a ripescarsi gli auguri dell'anno scorso con le uova molto, molto speciali...occhio alla data sul post...!

AUGURONI  A  TUTTI

giovedì 21 aprile 2011

JIGGING ALL' ARTICO


Isole Lofoten - Villaggio di pescatori di Hamnoy

Per la serie "Una Foto una Storia" questo mese voglio presentarvi le Isole Lofoten, dove  ben prima che in Giappone esplodesse la moda del vertical jigging, secondo gli specialisti jap circa una ventina d'anni fà, proprio in questa regione estrema della Norvegia, i jigs metallici erano già conosciuti da secoli ed utilizzati per la pesca al merluzzo.


Pilkers per la pesca del merluzzo

Venivano chiamati "pilkers" e grosso modo ricordano molto alla lontana  i jigs che si utilizzano nel Vertical Jigging moderno. Hanno però l'ancoretta in coda, a differenza dell'assist hook in testa posto sui ferri attuali che conosciamo, questa diversa collocazione si spiega con il fatto che i "pilkers" non vengono mai fatti arrivare sul fondo, infatti i banchi di merluzzi stazionano quasi sempre a mezz'acqua, ed in questo modo se ne scongiura ogni eventuale pericolo d'incaglio. Stiamo anche parlando di fondali notevoli, anche nei fiordi dove i merluzzi si raccolgono numerosi la profondità è sempre variabile dai -300 ai - 400 mt.


Isole Lofoten - Pilkering sul Vesterfjiord

Avevo avuto modo di conoscere e praticare questa tecnica in due viaggi da me effettuati in Norvegia intorno agli anni '90, il primo dei quali nell'arcipelago di Froya, nel centro, ed il secondo in occasione del Campionato Mondiale di Pesca al Merluzzo alle isole Lofoten appunto che si svolge tra Marzo ed Aprile di ogni anno, richiamando un gran numero di appassionati dai paesi nordici.



Isole Lofoten - Recupero di una preda 


 Concorrente ad una passata edizione VM Skreyfiske

Le prede più comunemente catturate sono in genere merluzzi bianchi o Cod (Gadus Morhua) che possono arrivare a superare tranquillamente i 20 kg. oltre a  merluzzi gialli o Pollack (Pollachius Pollachius) e le foto si riferiscono proprio a queste due specie da me fotografate durante uno dei campionati passati.



Isole Lofoten - Merluzzo bianco (Gadus Morhua)


Isole Lofoten - Merluzzo giallo (Pollachius Pollachius)

Storia antichissima questa del merluzzo alle Lofoten, visto che gli archeologi negli scavi alla  reggia di Borg, hanno ritrovato arnesi da pesca antecedenti al periodo dei Vichinghi, e molto simili ai "pilkers". Del resto il merluzzo fù la base dell'alimentazione non solo dei popoli nordici ma anche di altre nazioni durante tutto il medioevo, lo si commerciava essiccato e salato perchè così   si poteva conservare per lungo tempo. Nel 1432 un nobile veneziano, Piero Querini, naufragò alle Lofoten e qui visse diversi mesi prima di rientrare in patria riportando interessanti cronache sulla lavorazione ed il commercio di questo pesce.


Isole Lofoten - Graticci di merluzzo appessi ad essiccare 

Di questa mia  esperienza di jigging al merluzzo mi è rimasto il ricordo del freddo pungente, diversi gradi sottozero, tanto da far ghiacciare l'acqua sul filo quando si riponevano le canne durante gli spostamenti. Bardati come esploratori artici con delle speciali tute termiche autogonfiabili che ci avrebbero salvato la vita nel caso di caduta in acqua, con i guanti che mi facevano perdere del tutto la sensibilità ed il ponte dei barconi reso viscidissimo da ghiaccio e nevischio.


Isole Lofoten - Un grosso pollack ha ceduto all'inganno dei pilkers

Per il resto ricordo con una certa nostalgia i paesaggi incredibili di una terra estrema ed i contrasti accesi  tra il  ghiaccio e la nera roccia basaltica di quella moltidudine di isole sperdute poco sotto il Circolo Polare Artico. Per la cronaca alla ventunesima edizione del Campionato mondiale della Pesca al Merluzzo 2011, hanno partecipato 589 concorrenti distribuiti su un centinaio di imbarcazioni di varia misura e stazza, per un pescato complessivo di circa 9326 kg. ha vinto con un merluzzo di 19, 2 kg.  il signor Bjorn Johansen di origine danese ma residente nella regione del Trondelag, la terra dei salmoni, di cui vi parlerò in un prossimo post... "Farvel...!"


Isole Lofoten - Rientro delle barche al porto di Svolvaer


GOBANDIT GPS Videocamera

Dedicata ai tanti videomakers inprovvisati ai  quali piace riprendersi durante l'azione di pesca questa videocamera da qualche mese introdotta sul mercato.



Si tratta di una "Action Cam" come vengono chiamate questo genere di videocamere, progettata per essere montata con uno speciale supporto sulla testa, e per riprendere l'azione da un punto di vista soggettivo (POV), restituendoci quello che in quel momento vede lo stesso  protagonista.




Come si può ben vedere dalle immagini ha un corpo molto compatto e robusto (105x62x34mm) pesa appena 145 gr. ed è waterproof secondo le norme internazionali IPX7 il che vuol dire che può rimanere sommersa in 1 metro d'acqua per circa 30 secondi senza danneggiarsi. L'ottica è ruotabile per adattarsi ad ogni situazione di ripresa.




Tra le caratteristiche tecniche la registrazione in HD a 720p (1280x720) in 16:9 a 30 fps oltre a quella standard a 480p (660x480 pixels) in 4:3 a 30 fps. Ha un sensore da 5 megapixels CMOS 1/2,5" ed un ottica a fuoco fisso con un angolo di campo di 135° quindi molto grandangolare. Registra su schede di memoria SD o SDHC, la batteria al Lithium-ion da 3,7v 1200mA ha una durata di 3h. (720p) e si ricarica in 2,5h.


Ma la particolarità che al momento rende unica questa "Cam Action" è la possibilità di registrare attraverso un GPS incorporato a 20 canali SIRStar III° ogni singolo punto nel quale è stato registrato il frame, cioè la singola immagine del video. Attraverso un sofware specifico si può poi in fase di editing ricostruire il percorso e addirittura visualizzarlo e immettere lo stesso con facilità su Facebook o Youtube. Attualmente la GPS HD Action Cam  è acquistabile solo online presso il sito  GOBANDIT    dove troverete anche l'elenco degli shop europei, il prezzo è di circa € 329,00 escluse spese di spedizione.

martedì 19 aprile 2011

MAXEL SEALION

Sea Lion One Speed Jigging Reel OLS06

Conventional da jigging in diverse misure e tipologie prodotti dalla Maxel America ed importati** in Italia da  TRABUCCO  di cui avevamo visto qualche modello alla scorsa fiera di Bologna. Abbiamo una serie One Speed con modelli da 6/8/10lbs di cui in particolare ci sembra assai interessante il modello OLS06 con rapporto di recupero di 4,3:1 capienza di 300mt di PE2.5  drag allo strike di 5Kg e max drag 6Kg per un peso di 490gr.

Sea Lion SL08 Two Speed Jigging Reel


C'è anche una serie a 2 velocità che comprende modelli da 8 e 10 lbs con rapporto di recupero di 4,5:1/2,2:1, il modello SL08 ha un drag allo strike di 7 Kg e un full drag di 8,5 Kg con una capienza di circa 350mt di PE3 per un peso di 657gr. e 8 cuscinetti.


Sea Lion Lefty Jigging Reel SLO8LH

Farà sicuramente la gioia di coloro che trovano difficile utilizzare il conventional con la leva di avvolgimento a Dx sapere che Maxel ha previsto anche una serie con leva a Sx sia per i modelli da 6/8/10 lbs One Speed che per i modelli da 8/10/Lbs Two Speed, le caratteristiche sono per lo più identiche.
Da rimarcare che stiamo parlando di rotanti realizzati da una barra piena di  alluminio 6061-T6, bobina e guance laterali forgiate a freddo, meccanismi interni e cuscinetti  in acciaio inox, frizione in carbonio sigillata, preset accurato, manopola ergonomica e codice seriale su ogni modello. 
 
** Trabuco al momento importa solo i modelli  SLO8LH e SL010LH

sabato 16 aprile 2011

ATC RADUNO ACCIAROLI




Una sintetica gallery di immagini del raduno ATC Light Jigging & Trolling svoltosi nei giorni 8/9/10 Aprile  ad Acciaroli (SA)  con il Capt. Sandro Onofaro e l'organizzazione ed il  supporto logistico di Sasafishing di Antonio Scorziello di Battipaglia. Una bella manifestazione con tanti partecipanti che purtroppo ha avuto un grande assente...il Pesce! Ma ci siamo divertiti lo stesso.

giovedì 14 aprile 2011

Solo Pesca da Riva Aprile-Maggio

Solo Pesca Da Riva Aprile Maggio


Ecco per i miei appassionati lettori l'anteprima del bimestrale SOLO PESCA DA RIVA dedicato alle tecniche di pesca da terra, surf casting, spinning, bolognese, canna da riva, rubriche di rod building, spinning etc.

martedì 12 aprile 2011

PENN TRQS-BBLS

Penn TRQS-5 BBLS il primo di 3 nuovi modelli aggiunti quest'anno alla serie Torque


Passata un pò in sordina la serie Torque della Penn che inaugurava una linea di mulinelli a bobina fissa interamente realizzati in alluminio ricavato da una barra piena, quest'anno presenta 3 nuovi modelli il TRQS-5 TRQS-7 e TRQS-9 caratterizzati dalla assenza dell'archetto. Si tratta di modelli che hanno la particolarità di avere corpo e frizione completamente stagna, cuscinetti sigillati, dischi frizione in HT-100 gli stessi dei rotanti Penn, meccanica rinforzata e max drag a partire dalle 38 lbs per arrivare sino alla soglia delle 50 lbs nel modello più grande. Pesi di conseguenza elevati e robustezza meccanica eccellente oltre alla
Il comando blocca bobina
particolarità unica di avere un comando, posto sotto il rotore, che blocca la bobina in modo sicuro per evitare la chiusura dell'archetto o del braccetto con il rullino d'avvolgimento, durante i lanci più forzati e rapidi. Un inconveniente pericoloso nello spinning tropicale quando vi trovate con un popper da 200 gr. che vi ritorna dritto sulla faccia! Nel recupero di avverte una certa "pastosità" e rudezza tipica dello "Yankee style" per attrezzi che si collocano al top di gamma e per questo anche discretamente costosi, la brochure recita inoltre che è costruito in U.S.A.

lunedì 11 aprile 2011

PAGELLO RECORD



In 40  e più anni  di pesca non mi era mai capitato di vedere un pagello delle dimensioni inusitate come quello pescato dal Capt. Sandro Onofaro al raduno Sasafishing svoltosi nelle acque antistanti Acciaroli in provincia di Salerno il 9/10 Aprile. Una cattura record resa ancor più strabiliante perchè effettuata con un inchiku, per la quale faccio i miei più vivi complimenti e della quale attendiamo con ansia il video, sicuramente girato dall'operatore TV di Sky imbarcato con il nostro simpaticissimo Capitano. Nei prossimi giorni seguirà un breve report sullo stesso raduno.

sabato 2 aprile 2011

RECORD IGFA ITALIANO



E' con immenso piacere che dedico questo mio post all' amico "Paolone"  nella vita Paolo Brugnoli che ha recentemente ricevuto l'attestato del Record I.G.F.A. per la Leccia Amia sulla classe delle 12 lbs (6 Kg.) con un magnifico esemplare di 22,45 Kg. (49 lbs 8 oz) catturato nell'ottobre dello scorso anno,  al largo del litorale di Fiumicino con una esca viva a traina. Nell'immagine non viene resa giustizia alla splendida cattura perchè Paolo è un ragazzone di quasi 2 mt. ma potete capire tutti, cosa significhi avere attaccato ad una lenza così sottile un bestione come quello ritratto. Complimentoni vivissimi...!


Il certificato di omologazione del record I.G.F.A.

venerdì 1 aprile 2011

PESCE D' APRILE



Diciamo subito che anche in quest'occasione il vostro Pirata aveva pensato ad una burla memorabile...chi non ricorda il Kayakero Magazine dello scorso anno...? Ebbene, non certo  per la mia ormai "veneranda età" ma piuttosto per una sorta di pudore nei confronti di quanto ci sta accadendo attorno, questa volta ho deciso di sorvolare e di mantenere un profilo basso...come si usa tanto dire adesso ed un pò meno mettere in pratica. Così ho pensato di andare a frugare sulla rete per trovare qualcosa inerente la data di questo benedetto o maledetto per alcuni Pesce d'Aprile.



Per rimanere in tema di volo, mi sono imbattuto in tutta una serie di cartoline, per lo più francesi, degli inizi del 1900 che ammiccano a questa data con messaggi subliminali a sfondo erotico-propiziatorio. "Un piccolo pesce aereoplano  porta i miei migliori auguri" recita il giovanotto alludendo senza tanti fronzoli...


Era una moda in effetti a quel tempo inviare queste "cartoline" alla fidanzata, all'amante con mascherati  inviti ed allusioni più o meno chiare ed esplicite ... " E' dolce racchiudere in un pesce d'Aprile i più teneri auguri di chi ti sa amare "...come recita la post card qui sotto.


A volte non era neanche necessario scrivere la didascalia...in quanto la posa  con il "pescione" in mano era piuttosto chiara ed immediata anche se ancora del tutto innocente...come si vede bene sotto.


In ogni caso le cartoline del 1° Aprile hanno anche un ruolo beneaugurante... la leggiadra fanciulla spera e magari si aiuta anche con un mantice,  che il... "soffio d'Aprile" le porti felicità e magari il matrimonio, piuttosto che infelicità e delusioni...



Non si sprecano ovviamente anche gli auguri più sottintesi... " I pesci d'Aprile sono dei feticci -amuleti, chi li riceve diviene ricco.." nella traduzione si perde la rima ma il significato è comunque chiarissimo.



Ogni tanto viene fuori anche il solito nazionalismo francese...è forse la "Grandeur" che fa dire alla leggiadra di turno ..."questi pesci francesi  (notare le dimensioni) sono pegno di speranza"...! E sotto abbiamo anche l'indirizzo della fortuna mademoiselle alla quale i soliti  "pegni d'Amore" erano destinati...i punti interrogativi sull'identità del mittente, probabilmente un aspirante fidanzato-amante sono piuttosto eloquenti...





Una carrellata veloce dei tantissimi esempi disponibili, a testimoniare di una certa fortuna in quegli anni di questo tipo di messaggi, spesso sul filo della  pedopornoerotografia, quando al posto delle più sode e mature "cocotte"  venivano ritratte delle bambine. Ritagli di un epoca che usciva da un periodo di conflitti, da poco si era concluso la guerra del 1870 tra Francia e Germania e che forse con questi mezzi   cercava di invogliare la crescita demografica. Questo era il 1° Aprile in quel tempo e forse oggi ne rimpiangiamo la tenera spontaneità...!